Adesso bisogna che anche la parte client-side sfrutti i nuovi servizi RESTful. Potremmo utilizzare jQuery e costruire gli URL "a mano" in questo modo però dobbiamo prestare molta attenzione nell'utilizzare configurazioni hardcoded, "murate" dentro i sorgenti. Per questo compito ci da una mano AmplifyJS, basato su jQuery. Questo framework, oltre che semplificare la configurazione per l'accesso tramite AJAX a servizi RESTful, consente anche di mantenere una cache delle richieste già effettuate o la possibilità di mantenere uno "storico" delle richieste fatte. Vediamo la differenza nell'utilizzo di jQuery e AmplifyJS. Supponiamo di avere un servizio RESTful, per l'aggiornamento dei messsaggi, che utilizza come payload delle richieste JSON: PUT /messages/{id} jQuery $.ajax({
}); Chiaramente successivamente nel codice sarà definita la funzione di callback. Ogni volta che dobbiamo fare una richiesta siamo costretti a utilizzare questo script. function callback(data) { } AmplifyJS Ci basterà definire, dopo l'onLoad della pagina, la richiesta amplify.request.define(
//backward compatibility );}} Successivamente nel codice possiamo sfruttare la richiesta senza dover definire tutte le volte le opzioni comuni. amplify.request({
); Possiamo semplificare ulteriormente function updateMessage(id, data) {
} //... in code var jsonData = {nickname: "alessandro", message: "my update message}; var id = 2; updateMessage(id, jsonData); Adesso leggiamo le specifiche della nostra applicazione "Gestione Aule", dividiamoci in team e, avendo già pronti i servizi RESTful per le operazioni di CRUD, realizziamo le interfacce. |
b - ... al Web > 5) Approfondimenti >